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Per i più tradizionalisti, di certo svolgere un matrimonio con la persona amata in Sicilia è l’ideale perché è una terra ancora oggi ricca di sapori, profumi e tradizioni.
Per chi ha la possibilità di sposarsi in questa meravigliosa terra, semplicemente perché ci vive o perché l’ha sempre desiderato la regione offre ai novelli sposi di scegliere differenti scenari che la natura offre tra mare, collina e luoghi di montagna, insomma ce n’è per tutti i gusti.
Se i novelli sposi hanno scelto di sposarsi in primavera per coronare il sogno di una vita, di certo non potevano scegliere una stagione migliore.
Innanzitutto gli abiti da cerimonia primaverili sono leggeri, delicati e spesso sono anche più belli perché presentano ricamati e velati. Non solo il colore bianco viene utilizzato solitamente per il lieto evento, alcune spose che amano osare, utilizzano anche i colori chiari come il rosa che è un colore che non passa mai inosservato e di moda e si adatta perfettamente ai colori della primavera.
Una mano ben curata per il giorno delle nozze di certo non guasta per tutte le amanti delle “nail art” è il giorno giusto per poter sfoggiare delle unghie fatte o in 3d o con un bianco perlato.
Per l’ottimo periodo dell’anno di certo il bouquet sarà perfetto perché ci si potrà sbizzarrire a creare differenti composizioni floreali con Tulipani, Narcisi, Giacinti con una vasta scelta sia di colori ma anche di profumi inebrianti che passano dalle colorazioni più vivaci a quelle più sobrie.
Per chi ama la decorazione la primavera è la stagione ideale perché come citato in precedenza c’è una vasta scelta di fiori di stagione e per chi ama i fiori di certo si potrà sbizzarrire con tante nuove idee e decorazioni per la Chiesa. Non a caso, per chi decide invece di sposarsi in inverno le decorazioni costano molto di più del solito perché sono importati dall’estero. In genere, per chi viole fare una bella figura cerca di creare un “filo condurttore” tra la Chiesa e la sala di ricevimento per il banchetto.
Il matrimonio in Sicilia rimane ancora oggi un lieto evento che si tramanda da generazioni in generazioni, si desidera festeggiare insieme ad amici e parenti.
In Sicilia nell’antico ‘800 l’utilizzo dell’abito nuziale non era bianco ma, si utilizzava come colore l’azzurro. Essendo una terra molto vasta, gli usi, i costumi e le tradizioni variano da zona a zona,:infatti a “Marzava del Vallo” al momento dell’uscita dalla chiesa degli sposi non veniva gettato il riso come da tradizione ma il frumento.
Alla fine del ricevimento sia gli amici che i parenti portavano i novelli sposi a casa dove la mamma nel frattempo si dedicava alla preparazione del letto nuziale e aiutava la figlia a cambiarsi oppure restava in casa solo e semplicemente per aiutarla in casa.
Invece, nei primi anni ’80, la festa del matrimonio iniziava qualche giorno prima del giorno prima del “si” ufficiale, dove in quel momento gli sposi accoglievano nelle proprie case sia amici che parenti che in quel momento erano curiosi o semplicemente erano semplici invitati della festa, questo evento veniva nominato “a sira re letta”. Era considerata una vera e propria “messa in scena” dove in quel momento amici e conoscenti erano pronti a donare i regali agli sposi e la mamma dello sposo invece regalava agli sposi le fedi poggiandole su di un cuscino sul letto nuziale.
Per mettere in atto tutto ciò le luci in casa erano tutte accese, non a caso si usa di dire “a sira re letta” che significa che le luci sono accese.
Purtroppo alcune tradizioni siciliane con il tempo si sono perse e l’unica tradizione che è ancora viva è quella di rimanere sul tavolino in bella mostra tutti i regali che gli sposi hanno ricevuto il giorno delle nozze, mentre in tal caso, gli sposi offrono dei dolci agli invitati.
Oggi, invece, in Sicilia si usa sposarsi in piccoli centri in chiesa come da tradizione con un ricevimento molto lungo.
In genere, per il popolo siciliano “non è di buon augurio” sposarsi nei mesi più caldi come il mese di Maggio o di Agosto, perché secondo un’antica tradizione questi mesi venivano “commemorati” i defunti in due mesi dell’anno prima a maggio poi successivamente ad agosto, quando allora il calendario era composto da 10 mesi e non da 12.
Infine, le coppie siciliane oltre ad avere i classici testimoni nuziali, scelgono i cosiddetti “compari di anello”, che non è altro che una coppia di amici più intimi che decide di regalare ai novelli sposi una coppia di anelli per il giorno del loro matrimonio.
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